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Potrete ammirare la vista panoramica di struggente bellezza sul mare e sulle falesie da una delle terrazze di Polignano. Polignano a Mare, decantata da Domenico Modugno (suo illustre cittadino e compianto cantante internazionale), merita una passeggiata nel centro storico con l’interessante chiesa Matrice (cattedrale fino al 19° secolo). Polignano è anche la Città del Gelato, uno tra i prodotti più consumati in tutto il mondo. Il gelato per antonomasia a Polignano è quello di Mario Campanella il “Super Mago del Gelo”, l’antica gelateria fondata dal Cavaliere Giuseppe Campanella, venditore di mandorle. A Polignano a Mare si beve il caffè speciale, preparato con caffè, zucchero, panna, scorza di limone e amaretto. Di notevole interesse naturalistico sono le sue grotte marine e storicamente importanti sono il centro storico e i resti della dominazione romana. Tra questi ultimi il ponte della Via Traiana, tuttora percorribile, che attraversa Lama Monachile, la profonda insenatura immediatamente a nord del centro storico. Chiesa Matrice “Santa Maria Assunta” La chiesa matrice intitolata a Santa Maria Assunta è affacciata sulla piccola piazza Vittorio Emanuele, cuore del centro storico, fu cattedrale fino al 1818, quando la piccola diocesi di Polignano fu aggregata a quella di Monopoli. All’interno sono custodite alcune opere attribuite allo scultore Stefano da Putignano, attivo tra il XVI e il XVII secolo, e l’importante Polittico della Madonna con Bambino e Santi, del XV secolo su tavola dorata di Bartolomeo Vivarini[9] a cura dell’ARPAI, oltre ad una moltitudine di altre piccole opere ed a preziosi paramenti sacri donati dall’ex Monastero di San Benedetto, oggi inesistente. All’interno della Chiesa sono custodite nel Cappellone di San Vito le Reliquie del Santo, un frammento del Braccio e la Rotula del Ginocchio. Dal 28 dicembre 2016 la chiesa è stata interdetta all’accesso per pericolo di crolli. Nella frazione di San Vito, sulla costa a nord del paese, proprio a ridosso del porticciolo si staglia l’imponente complesso dell’abbazia dei Benedettini.
Inoltre, all’interno del territorio rupestre di Polignano vi sono alcune Masserie: tipiche costruzioni risalenti al XVII ed al XVIII secolo, utilizzate come aziende agricole dai grandi proprietari terrieri. Chiesa di Sant’Antonio Intitolata a Sant’Antonio la chiesa nasce a fine del ‘500 nell’omonimia piazza e dedicata a Santa Maria di Costantinopoli. Un tempo ospitatante il convento dei frati, oggi è presente il servizio di Pronto Soccorso e viene ospitata anche la sede dell’emittente radiofonica Radio Incontro. Nella chiesa sono presenti tre navate composte da tre pilastri in pietra. Chiesa del Purgatorio Nello stesso luogo in cui fu costruita la Chiesa del Purgatorio in via Mulini esisteva una cappella dedicata a San Martino, riportata nei registri capitolari del XV secolo, successivamente inglobata nel nuovo edificio per essere destinata a sacrestia, il cui ingresso è posto a destra della facciata della nuova chiesa. In adiacenza al piccolo luogo di culto c’era il cimitero omonimo dove venivano seppelliti i giovinetti delle famiglie povere. Sul lato destra della cappella confinava con l’Ospedale dell’Annunziata. Vista l’alta indice di mortalità infantile, i confratelli delle Congregazione del Purgatorio, tra il 1714 e il 1767, fecero costruire sull’antico cimitero all’aperto e con le offerte dei devoti, la nuova chiesa che continuò ad accogliere i defunti nei sepolcri posti all’interno. L’edificio realizzato in stile barocco presenta una facciata divisa in due ordini da un’alta trabeazione che segue l’andamento ricurvo della parete. Sulla destra della facciata si innalza il campanile a vela a due fornici terminanti con una ricca cornice modanata. La chiesa composta di una solo navata coperta con volta a botte, interrotta da una cupola ellittica, e di due cappelle laterali ricavate nello spessore dei muri, dotate di altari di marmo: quello di sinistra consacrato a San Francesco da Paola, quello di destra dedicata all’Immacolata Concezione. L’altare maggiore in marmi policromi, consacrato a San Martino, porta sui lati lo stemma della famiglia ducale dei Lieto (1713-1792) che finanziarono la costruzione dell’altare e l’organo posto sulla cantoria. La chiesa è abbellita con cinque grandi tele una delle quali, posta sulla parete di fondo dell’altare maggiore, rappresenta San Michele e anime purganti del pittore Andrea Miglionico. Altre due tele sono di Vincenzo Fato: su una è dipinta la Sacra rappresentazione con la Vergine Immacolata e Santi, e sull’altra la Madonna con i SS.Francesco da Paola, Agostino di Ippona e Andrea. Il pavimento è costituito da piastrelle maiolicate di notevole pregio posate durante il restauro del 1862, caratterizzate da figure geometriche e da colori molto vivaci Museo Pino Pascali La Fondazione Pino Pascali è un’istituzione senza scopo di lucro nata a Polignano a Mare nel 2010 per iniziativa del Comune di Polignano e della Regione Puglia allo scopo di esporre e valorizzare le opere di Pino Pascali, autorevole esponente dell’arte povera, conservate nel Museo a lui dedicato, inaugurato nel 1998 e trasferito dal 2010 in un ex mattatoio ottocentesco. La fondazione si occupa della conservazione, dello studio e della valorizzazione dell’opera di Pino Pascali, del suo archivio documentario e bibliografico e della promozione di mostre di arte contemporanea.
È a pochi chilometri a Sud della città di Bari. È nota per il caffè speciale ed è la “Città del Gelato”, uno tra i prodotti più consumati nel globo intero. Ed il gelato per antonomasia a Polignano è quello di Mario Campanella il “Super Mago del Gelo”, l’antica gelateria fondata dal Cavaliere Giuseppe Campanella, venditore di mandorle, il quale nel lontano 1935 iniziò a spostarsi a piedi da Conversano a Polignano, dove si stabilì e con il suo carrettino ambulante, inventò “le grattose”, facendo nascere in seguito un primo piccolo laboratorio, divenuto famoso sotto la conduzione di suo figlio Mario. Fu proprio grazie alle creazioni di quest’ultimo – il quale apprese i segreti di questo mestiere fin dalla giovanissima età di 7/8 anni – che il Bar Gelateria di Piazza Garibaldi, 22 è diventato (anche adesso che lui non c’è più) un punto di riferimento per quanti vogliono gustare oltre al buonissimo gelato anche le altre specialità della casa: granite di frutta fresca, il caffè speciale di sua esclusiva invenzione, preparato con caffè, panna e scorza di limone, e l’amaretto del Super Mago ottenuto da mandorle dolci tritate. Mario Campanella, oltre che un bravo gelatiere, è stato anche un marito e padre pieno di attenzione per i propri cari. Ne sono testimoni alcune creazioni che portano il nome della moglie e delle due figlie: la torta gelato Anastasia (per la figlia maggiore) a base di gelato al caffè con panna, la coppa Maria Cristina (per la figlia minore) caffè, panna e San Marzano, la coppa Tina (dedicata alla moglie) con panna, cioccolato, noccioline, cacao e l’amaretto del Super Mago ed infine la torta gelato Mario Campanella, dedicata dalle figlie al papà, con gelato al cioccolato e panna. Da non lasciarsi sfuggire anche la degustazione della coppa del Super Mago del Gelo a base di gelato al caffè con panna e caffè espresso dolce o amaro e la coppa primavera a base di panna, fior di latte, amarene e succo di amarene. “Era un alchimista ed un genio della comunicazione – dice di lui la figlia Anastasia – non dormiva mai, perché la notte la passava a pensare e a partorire idee brillanti. Aveva voglia di successo, sperava che i suoi gelati fossero ricordati”.
C’era una filosofia, insomma, dietro ad ogni cono. Non casuale fu pure la scelta di inserire all’interno del locale quadri, fotografie, luci, oggetti di tutto il mondo, un acquario pieno di pesci colorati. E le bottiglie, prima di versare il loro contenuto nei bicchieri, fluttuavano in aria, come fossero birilli che aspettavano di essere afferrati da un abile giocoliere. Nel corso dei tanti anni di attività il Bar Gelateria Campanella è riuscito a bilanciare con pazienza e amore i vari ingredienti che danno vita agli innumerevoli gusti dell’ottimo gelato fatto alla vecchia maniera, quella artigianale. Come attestano le numerose foto alle pareti, da Mario Campanella il “Super Mago del Gelo”, sono transitati tutti i grandi nomi dello spettacolo e della musica italiana ed internazionale. Solo per citarne alcuni ricordiamo Pippo Baudo, Gianni Morandi, Monica Vitti, Michele Placido e Lina Wertmuller, che durante le visite a Polignano non mancavano mai di passare ad assaggiare le specialità di Mario. Come ricorda la moglie, il grande Domenico Modugno era di casa nella gelateria durante i suoi rientri a Polignano. Da qualche tempo, dopo una parentesi di alcuni anni in cui il bar era stato dato in gestione, la guida di questo locale ormai storico è ritornata nelle mani della famiglia Campanella i cui componenti, la moglie Tina, le figlie Anastasia, con il marito cittadino americano Russell e Maria Cristina si sono ripromessi di tramandare “le dolci invenzioni” originate dallo spirito creativo dell’indimenticabile maestro Mario Campanella. Ma c’è un sogno che fa spesso la signora Tina. Un sogno che avvolge di mistero e protegge il locale. Vede il bar adagiato su uno scoglio di Polignano, quello dell’eremita, un luogo isolato e difficile da raggiungere. Ma le persone pur di gustare il loro gelato, attraversano il mare, camminando sull’acqua.
Punto d’incontro da concordare, per esempio presso l’albergo dei clienti a Polignano a Mare o davanti alla Statua di Domenico Modugno, Lungomare Domenico Modugno (Google Map)
alle ore 9 o alle ore 14.30, durata di un tour mezza giornata: 4 ore
Una guida locale è un esperto, certificato, dell’area che avete scelto di visitare. Possiede una conoscenza approfondita della materia e può illustrare siti archeologici, musei e altri luoghi di interesse nella vostra lingua madre, con grande professionalità e chiarezza. Noi consigliamo fortemente di scegliere una guida locale per un tour tematico, ovvero focalizzato su un tema che vorreste approfondire particolarmente.
La visita guidata ha inizio col incontro con la vostra guida presso il vostro albergo a Polignano a Mare (da concordare) o il tour inizia dal monumento a Domenico Modugno un cantautore pugliese a cui Polignano ha dato i natali e prosegue percorrendo il ponte dell’antica via Traiana che si affaccia su Lama Monachile fino a giungere alla porta che dà l’accesso al borgo antico con i suoi monumenti e le balconate sul mare.
Di particolare interesse è la chiesa matrice dedicata all’Assunta, fu cattedrale fino al 1818 e custodisce all’interno alcune opere attribuite al noto scultore cinquecentesco Stefano da Putignano, le stradine contorte su cui si affacciano le bianche casette del borgo antico con le loro frasi d’autore e le logge che offrono scenari fantastici sul mare.